IL RITORNO DEL TRENCH

Il trench è tornato alla ribalta. E’ tornato ad essere uno dei capi simbolo della moda. Un capo evergreen dell’abbigliamento maschile e femminile che non può mancare nel guardaroba. Un vero e proprio “must”.

La parola trench significa trincea, ed infatti il trench è nato per proteggere i soldati durante le lunghe soste alle intemperie.

La paternità del trench è incerta. Il chimico Charles Rennie Makintosh nel 1823 ha inventato e brevettato il tessuto impermeabilizzato, saldando due tessuti di lana con caucciù sciolto in nafta.

Successivamente Aquascutum nel 1851 ha iniziato a produrre gli impermeabili per l’esercito britannico, ma è solo nel 1901 che il trench, modello ideato da Burberry, viene ufficialmente adottato dall’esercito britannico.

Burberry realizza il trench in gabardine che è una stoffa di cotone o lana impermeabilizzata, tessuta in diagonale a spina di pesce, in modo che le gocce di pioggia scivolino via.


A partire dal 1920, il trench Burberry esce dall’ambito militare per diventare, in versione classica di soprabito impermeabile, doppio petto, beige, con fodera tartan beige, a righe nera e rossa, maniche a raglan e cintura, un classico della moda maschile.


Qualche anno dopo compare la versione femminile di taglio deciso con le spalle spesso ben evidenziate, la chiusura è a doppio petto, i revers ampi, la cintura e le tasche che ricordano ancora l’origine militare.


l trench è stato indossato da molti personaggi famosi come Winston Churchill, Rudward Kipling, Arthur Conan Doyle. Ma a renderlo davvero famoso è stato il cinema: lo hanno indossato Humphrey Bogart in Casablanca, Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”, Michael Douglas in “Wall Street”, Peter Sellers ne “La Pantera Rosa”.


Il trench oggi è un capo adatto sia per il giorno che per la sera e può essere portato con un tailleur, un pantalone, una gonna, un tubino, ma anche con un abito da sera. Importante: la cintura deve essere annodata in vita (non allacciata con la fibbia) oppure annodata dietro.

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